3.12.10

La seconda fase del progetto SUNU XALEYI















Grazie alla seconda ed ultima tranche del finanziamaento ricevuto dal Comune di Cinisello Balsamo nel mese di giugno 2009, l'Associazione UCM in partenariato con l'Associazione senegalese AFCR ha potuto continuare le attività del progetto SUNU XALEYI in sostegno alle 3 scuole di Medina, Colobane e Pikine. Inoltre, alla luce delle attività svolte nella prima fase, si è deciso di introdurre una nuova scuola nelle attività del progetto. Si tratta del "Centro di Formazione e Inserimento per Ragazze (CECP-NOVACTION)" che offre corsi di cucito e tintura, sempre nel quartiere di Pikine. In questo centro è stata ristrutturata una classe ed è stata avviata una formazione in cucito per 12 ragazze.
Nella scuola di Medina è stata avviata una formazione in cucito per 6 ragazze e in quella di Colobane è stato allestito un atelier di cucito all'interno del quale si svolge una formazione per 10 ragazze.
Inoltre, nella scuola di Colobane, è stata realizzata una giornata di sensibilizzazione sui temi della malnutrizione e della prevenzione della malaria alla quale hanno partecipato le ragazze coinvolte nella scuola, le loro famiglie e la popolazione del quartiere in generale.
Infine, nella prima scuola di Pikine (CECJB), il centro di informatica allestito nella prima fase è stato potenziato con l'acquisto di altri 6 computer.

Al momento l'équipe di progetto sta valutando come proseguire e concludere le attività del progetto SUNU XALEYI in modo da assicurare la maggiore continuità e sostenibilità.





3.1.10

ATTIVITA' a CINISELLO BALSAMO: MOSTRA E PRESENTAZIONE PROGETTO NELLE SCUOLE

Durante i mesi di ottobre e novembre 2009, come previsto da progetto, sono state svolte sul territorio di Cinisello Balsamo le attività di informazione e di sensibilizzazione sul progetto, sulle tematiche connesse e sul Senegal.

E' stata realizzata una mostra composta da 8 pannelli con la spiegazione e le foto sul progetto, sul Senegal, sulle scuole coinvolte e sugli attori implicati (per la realizzazione della mostra si ringrazia calorosamente Raffaela Varotti).

La mostra è stata esposta all'interno di 2 scuole del Comune di Cinisello Balsamo: l'ISC Balilla Paganelli (dal 19 al 28 ottobre 2009) e l'ISC Buscaglia (dal 5 al 13 novembre 2009).

Inoltre, nella prima scuola, la mostra è stata presentata e commentata con tutti gli studenti della scuola (6 classi) all'interno di alcuni incontri di "educazione alla mondialità" e di "promozione dell'interculturalità" durante i quali ci si è focalizzati sul Senegal, sulle sue caratteristiche e sul progetto.
E' stato anche proiettato un video, realizzato da UCM (si ringraziano per il video Raffaela Varotti e Carlo Crespi), su una delle 3 scuole senegalesi coinvolte, l'Espace Femmes Pileuses, e sulla sua realtà territoriale molto significativa e toccante.

Questi incontri sono stati uno strumento importante ed efficiente per riflettere con gli studenti , per la maggior parte di origine straniera, sulle differenze e le analogie tra la loro realtà attuale, i loro paesi di origine e il Senegal, sempre con un'ottica e un obiettivo di promozione del dialogo, dell'interculturalità e della valorizzazione positiva delle differenze.

UCM ringrazia calorosamente le professoresse dell'ISC Balilla Paganelli e dell'ISC Buscaglia per la collaborazione e l'appoggio logistico per l'organizzazione dell'esposizione e degli incontri.

UCM rimane a disposizione per esporre la mostra, proiettare il video e realizzare altri incontri di educazione alla mondialità nelle scuole o in altre realtà interessate
(scrivere a: info@united-cultures.org o a valentina.crespi@gmail.com)

ECCO IL VIDEO sull'ESPACE FEMMES PILEUSES, Medina, DAKAR
(realizzato da Carlo Crespi con la collaborazione di Raffaela Varotti, Valentina Crespi e Kantara Fall)





17.5.09

LA JOURNEE DU 06 AVRIL 2009
Ce lundi 06 Avril 2009, j’ai assisté à l’inauguration du centre informatique « cyber xaleyi » de l’école Jacques Bagnicourt de Pikine.

Toutes les conditions étaient réunies pour faire de cette journée une vraie fête des enfants. Bravo à Mr Mamadou Seydi le directeur de l’école et à Mr Kantara Fall de l’AFCR.

Tout était beau et propre.

Je souhaite que ce cyber soit utilisé à bon escient par tous les élèves de l’établissement.

Je tiens à remercier tous ceux et celles qui ont contribué à la réalisation de ce beau projet. Vive U.C.M, vive l’AFCR, vive la coopération sénégalo-italienne. Sa kanam (avanti).

Malang Gassama U.C.D.


LA GIORNATA DEL 6 APRILE 2009
Questo lunedì, 6 aprile 2009, ho assistito all’inaugurazione del centro informatico « cyber xaleyi » della scuola Jacques Bagnicourt di Pikine.

C’erano tutte le condizioni per fare di questa giornata una vera festa dei bambini. Bravo a Mamadou Seydi, il direttore della scuola, e a Kantara Fall dell’Associazione AFCFR.

Tutto era bello e pulito.

Auguro che il centro informatico sia utilizzato consapevolmente da tutti gli allievi della scuola.

Vorrei anche ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo bel progetto.

Viva U.C.M., viva AFCR, viva la cooperazione senegalo-italiana. Sa kanam (avanti).

Malang Gassama U.C.D.

16.4.09

INUAGURAZIONE della SALA INFORMATICA "CYBERXALEYI" della scuola “Centre d’Education et de Citoyenneté Jacques Bugnicourt” di PIKINE

Il 6 aprile 2009 viene inaugurata ufficialmente la SALA INFORMATICA della scuola di Pikine “Centre d’Education et de Citoyenneté Jacques Bugnicourt” .


Durante il mese di marzo la sala è stata pulita, ristrutturata, dotata di elettrificazione e connessione internet ed equipaggiata con 5 computer. Da progetto erano previsti 3 computer, ma grazie ad un partenariato con United Cultures of Dakar (UCD) e grazie all’acquisto di 2 computer in offerta, con lo stesso budget previsto è stato possibile acquistare 5 computer invece che 3.


In occasione dell’inaugurazione, la sala è stata ben allestita e decorata. Professori e allievi molto contenti e riconoscenti per gli sforzi fatti dalle Associazioni United Cultures of Milano (UCM), Association Formation Coin de Rue e UCD per l’allestimento della sala che permetterà la realizzazione di formazioni informatiche in favore degli allievi della scuola.
Il computer come strumento ormai indispensabile anche in Senegal per non rimanere tagliati fuori da una società dinamica e sempre più tecnologica. Il computer come strumento di alfabetizzazione che apre nuove porte in un mondo sempre più globalizzato. Il computer come mezzo di studio, scoperta e conoscenza, soprattutto grazie ad internet, enciclopedia a portata di tutti. Il computer come sostituto del viaggio e dello spostamento: se non è facile uscire dal Senegal, il computer permette di far arrivare il resto del mondo in Senegal, a Dakar, e ora anche a Pikine.


L’inaugurazione della sala è stata inserita in una giornata di festa e di condivisione fra tutte le persone coinvolte nel progetto: UCM, AFCR, UCD, la scuola di Pikine, i suoi professori, i genitori degli studenti e gli allievi.

In particolare bisogna ringraziare il direttore della scuola SEYDI per l’organizzazione della giornata durante la quale sono state realizzate le seguenti attività:
- un gioco-quiz per gli studenti, con le relative premiazioni;
- una sensibilizzazione sul tema: “Prevenzione e cura della diarrea” fatta tramite domande
e risposte e tramite uno spettacolo di TEATRO realizzato dagli stessi studenti (vedi foto)

- danze e canti;

- rinfresco;





La giornata si è svolta con gioia e forte partecipazione di tutti.
Seydi, Kantara, Pape, Lia e Valentina hanno parlato ringraziando tutti gli attori del progetto, gli insegnanti, i professori e gli allievi, e incitando al rafforzamento delle relazioni e dei partenariati tra le rispettive realtà, e incitando gli studenti a sfruttare le possibilità di formazione e informazione offerte dalla sala informatica.

Grazie a tutti!

VIDEO dell'INAUGURAZIONE della
SALA INFORMATICA CYBERXALEYI


22.3.09

Chiacchiere tra donne

In pieno centro città, tra banche e alti edifici, l’Espace Femmes Pileuses si ritaglia il suo spazio in un ex campo da calcio. Siamo in piena Medina, proprio dietro la Banca Centrale di Dakar. L’Espace Femmes Pileuses ti accoglie tra legno e lamiere, coi tanti vestiti profumati appesi ad asciugare.
Qui abitano dal 1996 les Femmes Pileuses, cioè donne dedite alla lavorazione del miglio. Prima di essere mangiate dalla città, queste donne vivevano in maggioranza in villaggi serer, etnia del Senegal presente nelle zone interne di Fatick, Mbour e Thiès. A causa delle precarie condizioni di lavoro e in mancanza di un mercato dove vendere il loro prodotto, queste donne sono state costrette a lasciare i loro villaggi per cercare un’alternativa nella capitale Dakar. Hanno trasferito qui la loro attività diventando un punto nevralgico di produzione di miglio per tutta la città. I prodotti ottenuti dal miglio sono molteplici: thiacri, fondé, bignet e su ordinazione anche il cous-cous, unico prodotto delicato che deve essere consumato subito. Le donne più esperte e forti arrivano a produrre anche 20 kg di prodotto al giorno a testa; le giovani 10 kg e le bambini tra i 2 e 7 kg. Per ogni chilo di prodotto il guadagno è di circa 10 Fcfa. Sapendo che 1 euro corrisponde a 655,9 Fcfa, il guadagno è veramente minimo.
Di conseguenza, oltre a questa attività lavorativa, le Femmes Pileuses devono cimentarsi in altri lavori per arrotondare le magre entrate. Alcune lavano i panni, altre lavorano fuori dall’Espace comme “bonnes”, donne delle pulizie tuttofare, o come cameriere.
Praticamente nessuna donna parla francese: solo serer, lingua della loro zona d’origine, e wolof, lingua tradizionale adottiva di Dakar. La maggior parte di loro non ha studiato; alcune solo nella scuola coranica imparando così l’arabo e nulla di francese.
Oltre alle casupole di legno e lamiera, l’Espace racchiude una stanza fatta di assi di legno colorate d’azzurro, con banchi e lavagna, adibita a scuola serale. Infatti, durante il giorno tutte le donne sono impegnate nel lavoro e la sera alcune si dedicano allo studio, per imparare almeno a leggere e scrivere.
Il capitano di questa impresa è Babacar Sene, signore solare e disponibile che ogni giorno arriva a Medina da Thiaroye, quartiere nella periferia estrema di Dakar per assicurare una possibilità di educazione all’Espace. Un impegno che porta avanti dal 1997 con volontà e passione. E non solo è il professore dell’Espace, ma anche consigliere in caso di problemi e conflitti, ponte con l’esterno e difensore dei diritti delle donne pileuses.
E anche per noi è un tramite: spiega, racconta e traduce. Ama parlare e far emergere ogni caratteristica dell’Espace: la casa della donna più anziana, Tiening, che coordina le altre donne prendendosi cura intanto dei nipotini e del suo gallo, che mostra orgogliosa; il fatto che i mariti delle donne sono rimasti ai villaggi per lavorare i campi e che le donne tornano a farvi visita solo per le grandi feste o cerimonie; alcuni mulini non usati perché i vari gruppi di donne non riescono a mettersi d’accordo sulla loro gestione; il malocchio alla stanza dei mulini, che quindi nessuno osa più aprire; la mancanza di bagni e acqua che obbligano le donne ad andare in un bagno pubblico lì vicino, al quale hanno accesso gratuitamente solo la mattina; tra un racconto e l’altro di Sene, riusciamo a dialogare anche con Seynabou, Aissatou e Fatou, che se all’inizio si erano mostrate timide e riservate, alla fine si rivelano interessate e socievoli. In particolare ci colpisce Ndeye, 19 anni, occhi profondi, che all’inizio rifiuta categoricamente di farsi fotografare, perché dice che è stufa dei vari toubab, cioè noi bianchi, che vengono a fare visita, fotografando, prendendo video e promettendo mari e monti, e andandosene senza più farsi rivedere.
In effetti Sene ci spiega che Ndeye ha partecipato a vari corsi di formazione organizzati da alcune organizzazioni con profitto e successo. Non avevamo dubbi, si legge dalla sua parole consapevoli. Eppure Ndeye non studia, lavora come domestica. Sene ci dice che spera che Ndeye possa continuare a studiare e a formarsi, magari come sarta, grazie ai nuovi corsi che verranno attivati con il progetto.
Intanto è scesa la notte, una lampadina si accende, quella della scuola, la sola all’interno dell’Espace. Le altre luci sono i carboni che ardono, segno delle donne che instancabilmente lavorano e cucinano.
Salutiamo, dicendo “ba beneen yoon”, alla prossima in wolof, promettendo le foto e ringraziando per i tre sacchetti di thiacri ancora caldo che le donne ci hanno regalato spiegandoci dettagliatamente come prepararlo.
Usciamo dall’Espace tra strette di mano e sorrisi, contenti e sazi, non di cous-cous ma di forza di vita.

4.3.09

Conoscersi all'Espace Femmes Pileuses

3 marzo 2009: Oggi l’équipe di progetto, Lia, Kantara e Valentina si è recata alla scuola Espace Femmes Pileuses con Rafi & Toni, due amici italiani sostenitori del progetto ed esperti di fotografia. L’obiettivo era quello di documentare con foto e video la scuola, il quartiere e le donne che vi abitano e vi lavorano. L’obiettivo era anche quello di parlare, conoscersi e confrontarsi. La comunicazione inizialmente non è stata facilissima: le donne non parlano francese! Ma grazie alla loro disponibilità, a qualche conoscenza di wolof, lingua nazionale tradizionale, di Lia e Valentina, e grazie alla traduzione di Kantara e del maestro della scuola, Babacar Sené, siamo riusciti a scambiarci domande e risposte, informazioni e sorrisi.
Con il materiale raccolto Rafi realizzerà una presentazione della scuola e del quartiere da diffondere in Italia, in particolare a Cinisello Balsamo durante le attività previste dal progetto, per far conoscere una realtà diversa e dare la possibilità di avvicinarsi in maniera reale e concreta al Senegal e alla sua popolazione.
A breve il resoconto delle informazioni scambiate con le donne dell’Espace Femmes Pileuses.

Per ora qualche foto!!!

22.2.09

I lavori avanzano

Mercoledì 11 febbraio l'equipe di progetto ha effettuato una visita a Pikine per conoscere la scuola professionale CEPIK, gestita dall'Associazione UCD e per discutere sulle possibilità di collaborazione e partenariato tra tale scuola e quella coin de rue appoggiata dal progetto, nell'ottica di instaurare un partenariato a lungo termine tra le Associazioni UCD, UCM e AFCR.

La visita è stata interessante e fruottosa, e pone delle buone basi per una collaborazione duratura.

Per mancanza di tempo l'equipe non ha potuto visitare la scuola coin de rue di Pikine. La visita sarà fatta nei prossimi giorni con l'avvio dei lavori di ristrutturazione.

Intanto, l'equipe di progetto ha lavorato sul cronogramma delle attività, riattualizzato il budget e deciso gli strumenti per una buona gestione logistica e amministrativa del progetto.

Grazie alla disponibilità di una fotografa web designer al momento a Dakar, è sorta l'idea e l'opportunità di realizzare una visita specifica in una delle 3 scuole, probabilmente l'espace femmes pileuses, per raccogliere interviste e fotografie con le quali realizzare un documento di presentazione da utilizzare come materiale informativo a Cinisello.

A presto per le prossime notizie.